Incipit di
IN TIBET, TRA UOMINI E DEI


Recensioni su giornali e riviste



Un viaggio, questo, in uno dei paesi più suggestivi e più densi di spiritualità dell'intero Oriente. Ne è autrice un'astrofisica torinese che vive e lavora a Torino, ma che partecipa a un esperimento di fisica cosmica presso un laboratorio sull'altopiano tibetano. Restando sospesa "tra uomini e cielo", l'attenzione va ai contrasti tra il Tibet di ieri e di oggi.
Ma Silvia Vernetto cerca soprattutto di delineare il fascino segreto di un incontro ancora possibile, nonostante l'aggressività dei "padroni del Tibet di oggi". Un fascino che emana dalle parole, ma anche dalle immagini che riproducono edifici (Il Potala o palazzo del Dalai Lama, il tempio di Jokhang, il palazzo di Yungbulagang) ma soprattutto i tanti volti sorridenti e miti dei monaci, nomadi, pellegrini.

La Stampa -Torino Sette - 11/7/2008



Tibet e olimpiadi. Oggi se si parla di sport si parla di Cina e, contemporaneamente, di Tibet. Ecco allora un diario di viaggio per conoscere sopratutto i tibetani. In Tibet, tra uomini e dèi di Silvia Vernetto.

CHE LIBRI - Luglio/Agosto 2008



IN TIBET, di Silvia Vernetto
"Il Tibet è ancora vivo. Nonostante tutto è vivo". La premessa prima di intrapendere un viaggio "tra uomini e dèi non è scontata.

La Repubblica - Dario Pappalardo - Pagine in giro per il mondo - 21/6/2008



Un affresco malioso di una terra sospesa su vette altissime e lontane, eppure spesso discussa dalla retorica della politica internazionale in vista delle prossime olimpiadi. Questo bel libro di Silvia Vernetto, un'astrofisica catapultata per le sue ricerche nella terra degli dèi, è infatti una sequenza nitida di storie che vanno oltre gli stereotipi della cronaca recente sull'identità e sulla cultura tibetana, per raccontarci piccoli spezzoni di vita quotidiana, di riti sacri e antichi, di sterminate distese di nulla in cui il ritmo degli uomini, delle cose e degli animali pulsa secondo cadenze lente e selvagge, estranee al tempo dell'Occidente.
Il piccolo villaggio di Yangpachen alle falde della catena montuosa di Nyenchen Tanghla (il dio della montagna) è il teatro che ne ospita i racconti. Minuscoli centri sperduti, fatti di semplici tende di pastori erranti e maestosi templi soffocati dalle nuove edificazioni cinesi, costruiscono uno scenario che ospita, oltre agli abitanti, le mandrie di yak, i cani randagi e i monaci, i nuovi turisti, i ricercatori scientifici e gli stritolanti ingranaggi del potere della nuova Cina.
Ma l'autrice non demorde davanti a questo cemento che avanza sull'altopiano del Tibet e ci descrive le lune e i soli che si alzano da sempre sulle case sgangherate degli abitanti sorridenti e sui loro templi illuminati dai ghiacciai, con dolcissima speranza.

BioGuida - www.bioguida.com - Mariangela Valentini - Giugno 2008



Sulla questione tibetana escono due libri. "Oltre i dogmi" raccoglie le migliori conferenze in Francia tenute dal Dalai Lama durante il suo soggiorno. Una lettura di straordinaria attualità. "In Tibet", dell'astrofisica Silvia Vernetto è invece un ritratto sorprendente dei tibetani.

Il Secolo XIX - 2/6/2008



Vi segnaliamo In Tibet, tra uomini e dèi di Silvia Vernetto: un Tibet lontano dei luoghi comuni.

Novella 2000 - 19/6/2008



Recensioni online



Questa è una storia d'amore. Un amore vero, senza compromessi, totale, fisico e spirituale insieme. L'autrice, Silvia Vernetto, dichiara apertamente il proprio grande affetto per il Tibet, per la sua gente, per le sue montagne, per la forte religiosità, lei che si dichiara atea.
Scienziata, è astrofisica, approda al laboratorio in quota (posto a 4.000 m di altitudine) per partecipare a un esperimento di fisica cosmica e da qui inizia un rapporto viscerale con quelle terre lontane. I primi approcci coi colleghi, poi col cuoco cinese che le propone un'improbabile cucina locale, che coraggiosamente non rifiuta, a differenza degli altri inquilini della struttura, che con nostalgia si preparano menù tipicamente italiani. Nelle ore libere non vuole essere e apparire come una semplice turista, quindi si cala totalmente nella realtà, imparando il tibetano per avere un approccio il più diretto possibile con la gente, per poter dialogare, nonostate le difficoltà.
Durante la lettura veniamo condotti nelle umili case, ma ricche dell'ospitalità delle persone, che donano un sorriso assieme all'immancabile thè con burro di yak. Oppure ci fa intrufolare nei santuari buddisti, assieme ai tibetani, schiacciati nelle interminabili, ordinate code dove si è condotti in varie stazioni, come una sorta di Via Crucis. C'è proprio un contatto fisico con la gente, proprio uno strettissimo legame durante il pellegrinaggio lungo il sentiero dove si fanno girare i cilindri con le preghiere.
Nessuna guida turistica potrà mai farci entrare in questi luoghi di culto, dove si respira, nell'aria rarefatta degli oltre 4.000 metri, una spiritualità che difficilmente si trova ad altre latitudini. Tuttavia è anche un luogo di contraddizioni, come Lhasa, il capoluogo, dove convivono palme di plastica con insegne al neon, ma all'improvviso si erge maestoso il Potala, palazzo imponente che è stato la sede fino al 1959 del Dalai Lama, ora esiliato in India.
Pagina dopo pagina vengono colpiti tutti i nostri sensi: la vista con gli spettacolari panorami di pianure, vallate e maestose cime. L'olfatto sollecitato dai profumi e dall'immancabile odore di burro di yak. Il gusto, un po' maltrattato dai cibi locali. L'udito risvegliato dalla musica tibetana in versione 'dance' in una serata improvvisata con balli e canti. Il tatto, quando le dita fanno roteare i cilindri delle preghiere che si innalzano al vento.
Chiudiamo il libro, ma le immagini trasmesse attraverso le parole appassionate rimangono bene impresse nella mente e nell'anima. Col desiderio incontenibile di poter essere proiettati all'istante là .

Cremona Online - www.cremonaonline.it - 14/7/2008



E' da poco stato pubblicato il libro " In Tibet, tra uomini e dèi " di Silvia Vernetto. L'autrice è un'astrofisica appassionata di montagna e già da diverso tempo trascorre, per questioni di lavoro, diverse settimane all'anno in Tibet. Ogni volta che si trova lì, ed il lavoro le concede del tempo libero, Silvia parte in esplorazione con i più svariati mezzi di trasporto. Le mete delle escursioni sono le città storiche del Tibet ed i più importanti monasteri buddisti. Il libro non è solo il racconto di queste visite, contiene infatti anche molti approfondimenti sulla storia e la religione tibetane. Ma la cosa emotivamente più coinvolgente è la descrizione degli incontri con le persone. L'autrice, che ha imparato i rudimenti della lingua tibetana, entra nelle case e nelle tende dei tibetani, mangia con loro, dorme nei loro monasteri. Tutto questo è descritto nel libro con sincerità ed affetto e con una prosa scorrevole e gradevole da leggere.

In Alto - www.inalto.eu - Luglio 2008

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