Il mio lavoro
E' una vita che vado a caccia di raggi cosmici, un po' in tutte le salse...

Per i non addetti ai lavori, i raggi cosmici possono evocare scenari di guerre stellari e invasioni di alieni.
In realtà sono delle comunissime particelle fatte della stessa materia degli oggetti che ci circondano.
Sono semplicemente dei nuclei atomici, che però hanno la caratteristica di andare in giro per la nostra Galassia con velocità vicinissime a quelle della luce, e di "bombardare" costantemente la nostra Terra da ogni direzione.

Nonostante si conosca la loro esistenza da più di 100 anni - sono stati scoperti nel 1912 - ancora non si sa con certezza ne' da dove provengano ne' in quali violenti cataclismi celesti riescano ad acquistare la loro straordinaria energia.

Per studiare le fantomatiche sorgenti di raggi cosmici, negli anni '80-'90 del secolo scorso è nato un nuovo tipo di astronomia, l'astronomia gamma, che studia il cielo attraverso i raggi gamma anziché la luce visibile.
Beh, anch'io sono un'astronoma gamma...
La Nebulosa del Granchio, il resto di una supernova esplosa nel 1054 d.C., è la sorgente di raggi gamma più luminosa del cielo. La galassia attiva Centaurus A.
Si pensa che nel nucleo delle galassie attive esista un enorme buco nero che "divora" la materia circostante. Le galassie attive sono considerate potenziali sorgenti di raggi cosmici.
Chi vuole saperne di più, può scaricare questo file (PDF, 6.5 MB) dove si racconta in modo molto elementare cosa sono i raggi cosmici e in cosa consiste l'astronomia gamma.
Ma come e dove si misurano i raggi cosmici ?

Siccome i raggi cosmici sono filtrati dall'atmosfera, per fare delle misure è necessario andare in alto, in modo da avere uno strato più sottile di atmosfera sopra la propria testa.
Per questo molti esperimenti sui raggi cosmici sono posizionati in montagna.

Io faccio parte proprio di quella categoria di "cacciatori di raggi cosmici" che lavorano in alta quota.
Ho lavorato per una decina di anni all'esperimento italo-cinese ARGO nel laboratorio di Yangbajing, a 4300 metri di altezza, in Tibet.
Nella foto il laboratorio è indicato dalla freccia.
In passato ho anche lavorato al laboratorio di Chacaltaya, a 5200 metri, sulle Ande in Bolivia...
... e all'esperimento EAS-TOP sulle pendici del Gran Sasso, a Campo Imperatore, a 2000 metri.
Negli ultimi tempi, ho cambiato un po' l'oggetto delle mie ricerche, anche se sono sempre lì a correre dietro ai raggi cosmici. Ma questa volta non guardo da dove partono, bensì dove arrivano...

I raggi cosmici sono delle particelle ionizzanti e possono fare gravi danni alle cellule del nostro corpo.
Normalmente non c'è di che allarmarsi, i loro effetti sono minori di quelli di altre fonti naturali di radiazioni che riceviamo nella vita di tutti i giorni, ad esempio dal Radon, il gas prodotto dal decadimento dei radionuclidi della crosta terrestre.
Ma a quote molto alte, e soprattutto sugli aerei e sulle navicelle spaziali, il bombardamento costante di raggi cosmici per lunghi periodi può causare problemi seri al nostro organismo.

La dosimetria si occupa proprio del monitoraggio degli effetti della radiazione sulla nostra salute.
La "dose" di radiazione ricevuta, una quantità che si misura con strumenti dedicati, è infatti proporzionale alla probabilità di ammalarsi gravemente nel corso della propria vita.

Dal 2021 coordino un progetto di misure dosimetriche, di nome SAMADHA , che consiste nel monitoraggio della dose di radiazione dovuta ai raggi cosmici nella regione denominata "Anomalia Magnetica del Sud Atlantico", in particolare sulle Ande Boliviane e Argentine, a più di 5000 metri di quota.

In Italia, il nostro sito di test strumentale è il Laboratorio della Testa Grigia a Plateau Rosa, sopra Cervinia, a 3500 metri di altitudine, raggiungibile con una spettacolare salita in funivia - video -

Eh sì, sono ritornata proprio lì, dove tanti anni prima avevo fatto gli studi per la mia tesi di laurea sull'astronomia gamma!

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